Chirurgia del seno tuberoso

Introduzione

Il seno può talvolta presentare una conformazione anomala che si manifesta durante lo sviluppo. Questa anomalia può essere corretta chirurgicamente con degli interventi chirurgici che si adattano al caso specifico e che si basano su delle plastiche ghiandolari e sull’impianto di protesi. L’intervento correttivo si associa a procedure chirurgiche come la Mastoplastica Additiva e/o la Mastopessi.

Di seguito riportiamo le domande che più frequentemente ci sono poste durante le visite ed i colloqui preoperatori.

In cosa consiste il seno tuberoso?

Trattasi di una anomalia di forma dei seni che si manifesta con la pubertà e con la crescita. Essa è basata su un’alterazione della base d’impianto della mammella. Il seno tuberoso assume così una forma “a tubo” con un’areola allargata, potendo essere sia piccolo che ipertrofico.

In cosa consiste l’intervento chirurgico correttivo dl seno tuberoso?

Al fine di correggere l’ipotrofia si esegue una mastoplastica additiva mediante impianto di protesi mammarie. A questa si può associare una plastica di ridrappeggiamento e di correzione della forma e della base d’impianto della ghiandola mammaria.

Che cicatrici restano dopo l’intervento?

Le cicatrici possono essere simili a quelle che restano dopo una mastoplastica additiva o una mastopessi, con una variabilità che dipende dal caso e che può andare da una piccola cicatrice lungo il bordo inferiore dell’areola, fino ad arrivare ad una cicatrice a “T” invertita .

Quanto può durare l’intervento di correzione della mammella tuberosa e che tipo di anestesia si utilizza?

L’intervento ha una durata di circa 1-3 ore ed è eseguito di solito in anestesia generale.

Si può allattare dopo questo intervento?

Atteso un periodo adeguato dopo l’intervento, non ci sono in genere problemi per ciò che concerne l’allattamento.